
Orazio è, a suo modo, un epicureo: siamo aggregati di atomi e un giorno ci disaggregheremo. La morte dunque non è affar nostro, non avremo esperienza di essa e dunque non possiamo temerla. Ma questa teoria, inoppugnabile per un materialista, non riesce a rasserenare Orazio. Dietro l’apparente serenità continuamente ribadita, ottenuta con l’abbandono delle passioni, si avverte un’ombra incombente, una consapevolezza della fugacità della vita che mina anche i momenti più belli. La ragione non riesce a fugare le inquietudini che si annidano nella mente di tutti noi, per questo Orazio è un nostro contemporaneo.
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Volevano dare l’assalto al cielo e sono finiti all’inferno. La loro sete di giustizia e la pulsione alla ribellione si sono trasformate in un’allucinazione collettiva. In nessun paese occidentale migliaia di ragazzi si sono messi a sparare, ferire, storpiare, uccidere, morire e suicidarsi per una rivoluzione che esisteva solo nei loro sogni e nella loro rabbia. 15 anni di lotta armata, che pochi conoscono nelle sue reali dimensioni e tante facce. Leggi…….








Qual è il vostro
giallista / detective preferito?
Molti autori di romanzi e racconti gialli hanno creato un personaggio, investigatore privato o poliziotto, divenuto così noto da identificarsi con l’autore. Dal sondaggio sono esclusi autori famosi, ma la cui penna non ha partorito un vero personaggio.
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“Nel cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscura..”
“Cantami o diva del pelide Achille…”
Fin qui è facile. Chi sa dire a quali libri appartengono gli incipit che seguono?
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