Per raccontare una Gran Bretagna in crisi, con tante affinità con l’Italia, Coe riporta sulla  scena alcuni personaggi del suo romanzo “La banda dei brocchi”, che aveva già avuto un seguito di successo con il libro “Circolo chiuso.”

Coe continua così la sua narrazione della storia inglese degli ultimi quarant’anni, che trova il suo culmine nel tragico pasticcio della Brexit. Un paese in cui, dice uno dei personaggi: <Non produciamo più niente. Se non produciamo niente, non abbiamo niente da vendere, perciò come… come faremo a sopravvivere?>.

Un Paese spaccato, nel quale domina una gran rabbia: da una parte chi non vuole rinunciare a sentirsi europeo, dall’altra chi, appartenente a fasce più povere o comunque meno colte della popolazione, imputa all’Europa la decadenza dello stato sociale, si sente messo in secondo piano rispetto alle minoranze <neri, asiatici, musulmani, gay: non facciamo mai abbastanza per loro>….Su questa rabbia costruiscono la loro fortuna alcuni politici <Johnson stava tracciando un’analogia tra l’Unione europea e la Germania nazista. Entrambe, sosteneva, progettavano la creazione di un superstato europeo dominato dai tedeschi, ricorrendo a mezzi che allora erano stati militari e che ora erano economici.”

Nel romanzo di Coe vediamo come la paradossale vicenda del referendum, indetto dal governo Camerun per consolidare la permanenza nell’UE, che ottiene il risultato opposto, lacera profondamente anche alcune famiglie, tanto da provocare incomprensioni e separazioni. Nessuno può non fare i conti con un fatto epocale come la Brexit, neppure chi non si interessa di politica, come lo scrittore Benjamin Trotter, che vive isolato in un vecchio mulino sul fiume Severn, nel cuore dell’Inghilterra.  Coe descrive Benjamin e gli altri protagonisti del romanzo, tutti in qualche modo legati a lui, con un’ironia benevola, quasi identificandosi in loro. Appaiono tutti incerti, spaesati, in balia di un impetuoso corso storico di cui non si individua un approdo. Ecco, per una volta non tanto diversi da noi italiani.