Un libro da leggere per saperne di più sull’uomo che sta distruggendo l’Ucraina e togliendo il sonno a mezzo mondo. Pubblicato nel 2020,  la nuova edizione presenta una breve introduzione nella quale l’autore, parlando della tragedia ucraina, la spiega con un “grave deficit culturale d’interpretazione di ciò che arriva dall’Est”. Non è un saggio storico, piuttosto una biografia di Putin filtrata dalla soggettività dell’autore. Di origini russe (ora cittadino italiano), Lilin (autore del famosissimo Educazione siberiana) racconta dell’ ultimo zar con uno stile da romanzo, lasciando trasparire la sua interpretazione, critica ma non del tutto immune dall’ammirazione per il vitalismo del personaggio. “Putin dimostrò di saper agire in questioni di carattere geopolitico applicando in un certo senso le “regole di strada”, che a gran parte dell’elettorato erano ben comprensibili perché la vita del paese intero si basava su dinamiche criminali…”
Sicuramente non del tutto esaustivo, il libro contiene però tante informazioni che spiegano molti aspetti della tragedia a cui stiamo assistendo: “Putin scelse per il ruolo di patriarca della Chiesa ortodossa russa Kirill Gundyaev, una persona che sin dai primi anni del suo servizio “spirituale” era collaboratore del KGB, e che negli anni dell’URSS fu persino inviato in Svizzera, a Ginevra, con una delegazione di agenti di sicurezza e spie sovietiche…”